Finanziamenti in agricoltura: quali sono e come ottenerli?

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Finanziamenti in agricoltura: scopri agevolazioni, bandi e strategie per accedere ai fondi per l’agricoltura sostenibile e 4.0. Contrasto al caro carburante, alla pressione fiscale e alla disoccupazione. Queste ed altre misure previste per l’agricoltura nella legge finanziaria 2023.

La nuova politica agricola comune: 2023-2027

Il 2 dicembre 2021 è stato formalmente adottato l’accordo sulla riforma della Politica Agricola Comune (PAC). La nuova legislazione, che dovrebbe iniziare nel 2023, apre la strada a una regolamentazione più equa e più green.

Tra i punti principali della riforma troviamo:

  • obiettivi ambientali più ambiziosi: i piani della PAC saranno in linea con le regolamentazioni europee in termini generali in materia di ambiente e clima;
  • contributo agli obiettivi del Green Deal: i piani strategici nazionali della PAC contribuiranno al conseguimento degli obiettivi del Green Deal;
  • condizionalità rafforzata: i pagamenti dei beneficiari della PAC saranno legati a un insieme più rigoroso di requisiti obbligatori;
  • regimi ecologici: verranno forniti maggiori incentivi a favore di pratiche e approcci agricoli rispettosi del clima e dell’ambiente;
  • sviluppo rurale: almeno il 35% dei fondi sarà destinato a misure a sostegno del clima, della biodiversità, dell’ambiente e del benessere degli animali;
  • programmi operativi: nel settore ortofrutticolo, i programmi operativi destineranno almeno il 15% della loro spesa all’ambiente (rispetto al 10% dell’attuale periodo di programmazione);
  • clima e biodiversità: il 40% del bilancio della PAC dovrà essere inerente a progetti per il clima

Le misure della nuova PAC sono indirizzate a:

  • ridistribuire in maniera più equa le forme di sostegno al reddito: i paesi dell’UE dovranno destinare almeno il 10% dei loro pagamenti diretti allo strumento di sostegno ridistributivo al reddito, per supportare le aziende agricole di piccole e medie dimensioni;
  • controllare il rispetto della regolamentazione in materia di lavoro: i pagamenti della PAC saranno subordinati al rispetto di determinate norme dell’UE in materia di lavoro;
  • fornire sostegno ai giovani agricoltori: i paesi dell’UE dovranno distribuire almeno il 3% del loro bilancio per i pagamenti diretti ai giovani agricoltori, sotto forma di sostegno al reddito o agli investimenti o di aiuti all’avviamento per i giovani agricoltori;
  • sostenere le aziende possedute da agricoltori over 50 e over 40
  • favorire l’equilibrio di genere: la parità di genere e l’aumento della partecipazione delle donne all’agricoltura fanno parte, per la prima volta, degli obiettivi dei piani strategici della PAC;
  • dare una definizione chiara della figura di “agricoltore in attività”: la nuova legislazione contiene una definizione specifica di agricoltore in attività. Questa figura è stata delineata con maggiore rigore in quanto è presupposto essenziale per ricevere i sostegni messi a disposizione dalla PAC;
  • gestire e controllare i finanziamenti ad Agricoltura 4.0

Agricoltura 4.0, agricoltura sostenibile e finanziamenti: quali bonus per il settore?

L’agricoltura 4.0 deve il suo nome alla quarta rivoluzione industriale, caratterizzata dall’evoluzione digitale e dall’utilizzo delle tecnologie avanzate per automatizzare e ottimizzare i processi produttivi.

Tra gli strumenti e i metodi utilizzati troviamo: l’agricoltura sostenibile, i droni, i sensori, l’Internet delle cose (IoT), l’intelligenza artificiale (AI) e la blockchain.

Queste nuove tecnologie permettono di aumentare la produttività, la qualità e la sostenibilità della produzione agricola. Consentono, inoltre, di raccogliere e analizzare grandi quantità di dati in tempo reale, automatizzare alcune attività, migliorare la precisione delle operazioni agricole e ridurre gli sprechi.

Agevolazioni Fiscali per l’Agricoltura 4.0

In Italia esistono diverse agevolazioni fiscali dedicate alla digitalizzazione delle aziende agricole. Tra queste troviamo:

  • Agevolazioni fiscali per le imprese agricole: le imprese agricole possono usufruire di sgravi fiscali sulle imposte sui redditi, sugli immobili, sulle attività produttive e sui trasporti;
  • Detrazione fiscale per l’acquisto di attrezzature agricole: gli imprenditori agricoli possono richiedere la detrazione fiscale per l’acquisto di attrezzature e macchinari;
  • Credito d’imposta per la formazione e l’innovazione tecnologica: le imprese agricole possono richiedere il credito d’imposta per la formazione e l’innovazione tecnologica;
  • Detrazione fiscale per l’energia rinnovabile: gli imprenditori agricoli che utilizzano fonti di energia rinnovabile possono richiedere la detrazione fiscale per i costi sostenuti per l’installazione degli impianti;
  • Esenzione IMU: gli imprenditori agricoli possono richiedere l’esenzione dell’Imposta Municipale Propria (IMU) per gli immobili adibiti ad attività agricola.
  • Credito d’imposta per l’agricoltura 4.0: rappresenta un’importante novità. Si possono ottenere agevolazioni fiscali fino al 40% sugli investimenti effettuati.

Come funziona il credito d’imposta per l’agricoltura 4.0?

Transizione 4.0 è il piano nazionale per il triennio 2023-2025 che prevede agevolazioni fiscali per chi vuole vendere e comprare macchinari industriali. Le agevolazioni previste dal piano sono applicabili anche nel settore agricoltura e confermano il modello avviato nel 2017 per i beni innovativi interconnessi, definiti beni “Industria 4.0”.

La differenza sostanziale dell’agevolazione 2023, rispetto all’agevolazione Industria 4.0, è che, iniziando dal 2020, l’iperammortamento diventa un credito di imposta ed il beneficio fiscale viene calcolato direttamente come percentuale del costo di acquisizione del bene.

Anche nel 2023-2025 sarà possibile usare il credito immediatamente nell’anno dell’interconnessione della macchina, senza attendere l’anno successivo, come era fino al 2020.

Il credito d’imposta non è tassato ai fini IRPEF / IRES / IRAP ed è cumulabile con altre agevolazioni a condizione che il cumulo non porti al superamento del costo totale sostenuto per l’investimento.

Agevolazioni per l’imprenditore agricolo: incentivi, contributi e finanziamenti a fondo perduto per l’agricoltura

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Il decreto n. 252 del 27 ottobre 2022 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale da parte del ministero delle Politiche Agricole Alimentare e Forestali prevede mutui agevolati a tasso zero e contributi a fondo perduto fino al 35 % della spesa. Questo prevede nuove misure a favore dell’autoimprenditorialità giovanile e femminile in agricoltura. Le agevolazioni sono rivolte a:

  • micro e PMI di qualsiasi forma, costituite da non più di sei mesi dalla data di presentazione della domanda, che subentrano nella conduzione di un’azienda agricola attiva da almeno 2 anni.
  • micro e PMI di qualsiasi forma attive da almeno 2 anni che presentano progetti per lo sviluppo o il consolidamento di iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Queste imprese al momento della domanda devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • esercitare esclusivamente l’attività agricola ai sensi dell’art. 2135 del Codice civile;
  • essere amministrate e condotte da un giovane di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda;
  • essere amministrate e condotte da una donna in possesso della qualifica di imprenditrice agricola professionale o di coltivatrice diretta;
  • avere sede operativa nel territorio nazionale.

Per accedere ai sostegni, le imprese agricole in possesso dei requisiti devono presentare progetti che prevedono investimenti per massimo 1,5 milioni €.

I progetti finanziabili devono perseguire almeno uno di questi obiettivi:

  • sviluppare il rendimento e la sostenibilità dell’azienda agricola, riducendo i costi o migliorando e riconvertendo la produzione;
  • migliorare l’ambiente naturale, le condizioni di igiene o di benessere degli animali, purché non si tratti di investimento realizzato per conformarsi alle norme dell’Unione Europea;
  • realizzare e potenziare le infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento e alla modernizzazione dell’agricoltura.

Per la realizzazione di tali progetti sono concessi mutui agevolati a tasso zero della durata massima di 10 anni e di importo non superiore al 60 % della spesa ammissibile.

Il mutuo agevolato deve essere assistito da garanzie pari all’intero importo concesso, acquisibili nell’ambito degli investimenti da realizzare. In particolare, si potrà ricorrere a:

  • iscrizione di ipoteca di primo grado acquisibile sui beni oggetto di finanziamento oppure su altri beni del soggetto beneficiario o di terzi;
  • in alternativa o in aggiunta all’ipoteca, a prestazione di fideiussione bancaria o assicurativa a prima richiesta, sino al raggiungimento di un valore delle garanzie prestate pari al 100% del mutuo agevolato concesso.

Finanziamenti per l’imprenditoria giovanile e femminile in agricoltura

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L’agricoltura è tra i settori con la più alta percentuale di occupazione femminile. Le imprenditrici agricole in Italia sono oltre 200.000, circa il 28% del totale. Una quota consistente di queste imprese è guidata da giovani donne under 35, con punte particolarmente elevate in alcuni settori, come l’ortofrutta, dove l’occupazione femminile sfiora addirittura il 70%. Un trend da sostenere, secondo il Mipaaf, alla luce delle sfide che interessano il settore, dalla maggiore sostenibilità, anche attraverso l’agricoltura di precisione, alla diversificazione del reddito, ad esempio mediante l’agricoltura multifunzionale. Sfide che richiedono nuove competenze, spirito di iniziativa e creatività.

Verso questa direzione va la misura Donne in campo, a sostegno dell’imprenditorialità femminile in agricoltura, introdotta dalla legge di Bilancio 2020 con una dotazione di 15 milioni di euro e rifinanziata prima dalla Manovra 2021, con altri 15 milioni, e poi dalla legge di Bilancio 2022, con 5 milioni di euro.

A beneficiare di Donne in campo sono le micro, piccole e medie imprese, in qualsiasi forma costituite, che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento di aziende agricole, attraverso investimenti nel settore agricolo e in quello della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Per accedere ai finanziamenti i progetti devono perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi:

  • miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola mediante la riduzione dei costi di produzione o mediante il miglioramento e riconversione della produzione e delle attività agricole connesse;
  • miglioramento delle condizioni agronomiche e ambientali, di igiene e benessere degli animali, purché non si tratti di investimenti realizzati per conformarsi alle norme già previste dall’Unione europea;
  • realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, adeguamento ed alla modernizzazione dell’agricoltura.

I progetti non possono essere avviati prima della presentazione della domanda e devono concludersi entro 24 mesi dalla data di ammissione alle agevolazioni.

Le spese ammissibili riguardano progetti di vario tipo, tra cui:

  • realizzazione di studi di fattibilità
  • opere edilizie per la costruzione o il miglioramento di beni immobili
  • acquisto di terreni
  • formazione specialistica di soci e dipendenti coinvolti nella realizzazione del progetto.

ISMEA: ente di finanziamento per l’agricoltura in Italia

Tra gli enti di finanziamento più rilevanti per l’agricoltura in Italia possiamo citarel’ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare). Nell’ambito delle sue funzioni istituzionali offre servizi informativi, assicurativi e finanziari. Inoltre, istituisce forme di garanzia creditizia e finanziaria per le imprese agricole e le loro forme associate. Tra i suoi obiettivi troviamo:

  • favorire l’informazione e la trasparenza dei mercati,
  • agevolare il rapporto con il sistema bancario e assicurativo,
  • favorire la competitività aziendale
  • ridurre i rischi inerenti alle attività produttive e di mercato
  • favorire il ricambio generazionale nelle imprese agricole
  • affiancare le regioni nelle attività di riordino fondiario, attraverso la formazione e l’ampliamento della proprietà agricola.

Bandi regionali e nazionali per finanziamenti in agricoltura

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In ottica regionale gli agricoltori possono accedere a diversi finanziamenti a seconda dell’iniziativa e del progetto che vorrebbero avviare. In un nostro precedente articolo abbiamo analizzato la situazione al 2023 dei bandi regionali per l’Emilia-Romagna, regione tra le più dedite all’agricoltura e tra le più virtuose in termini di sensibilità al sostegno alle imprese e all’innovazione, come trattato in questo nostro approfondimento, che racconta i motivi che hanno portato alla creazione e sviluppo del nostro ERP Argo X3 Agri, l’ERP internazionale e al tempo stesso italiano per le aziende del settore agricolo e agro-alimentare.

Anche dal punto di vista nazionale sono numerose le opportunità di finanziamento a sostegno degli imprenditori agricoli.

A questo proposito riportiamo un link di Obiettivo Europa che potete consultare per conoscere le ultime novità e i bandi attualmente attivi.